“Accogliamo positivamente lo slittamento del termine al 30 giugno 2024 per superare almeno per il momento l’assurdo limite dei 24 mesi per le missioni in somministrazione. Unimpresa aveva lanciato l’allarme a dicembre 2021 mettendo in guardia per la possibile messa a rischio di oltre 100.000 posti di lavoro. Un limite dapprima previsto per il 31 dicembre 2021 poi successivamente eliminato dal decreto fiscale del 2022 per poi spuntare nuovamente con un emendamento a firma Movimento 5 stelle con scadenza 30 settembre 2022, spostato poi a dicembre 2022 ed infine adesso spostato a giugno 2024”. Lo dichiara il consigliere nazionale di Unimpresa, Giovanni Assi. “Una metodologia, quella adottata dal governo e dal ministero del lavoro, esattamente opposta a quella in uso nelle nostre aziende che hanno necessità di programmare nel medio e lungo termine le loro attività e non impazzire e conseguentemente dover improvvisare, correndo dietro alle decisioni del momento da parte di qualcuno che evidentemente non conosce come i nostri imprenditori pianifichino le loro attività in un momento pergiunta già di per sé estremamente complesso. Il predetto assurdo limite deve semplicemente essere eliminato definitivamente dando così un segnale di flessibilità ad un mercato del lavoro ingessato già oltremodo dal decreto dignità ed estremamente oneroso e che sarà messo ulteriormente a rischio dell’ormai prossima scadenza del 30 giugno del Temporary Framework in cui tre importanti misure legate al costo del lavoro sono al capolinea” aggiunge il consigliere nazionale di Unimpresa.
- Circolare – 20.12.2024 - 20 Dicembre 2024
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