“La fine della droga degli incentivi per i contratti a tempo indeterminato ha inevitabilmente arrestato la creazione di nuova occupazione stabile. Con la decontribuzione stabilita nella legge di stabilità per il 2015 era partita una fase positiva, in termini di assunzioni permanenti, che tuttavia aveva il fiato corto. Come per tutte le politiche economiche una tantum o di breve durata, esiste una partenza con picchi esaltanti e poi una fase assai meno brillante. Accade sia quando si tratta di misure in campo fiscale sia quando in ballo ci sono agevolazioni sul versante dei versamenti previdenziali. E’ indispensabile, per il futuro, che siano studiati e varati solo interventi di carattere strutturale. E bisogna essere chiari: mai più regalini elettorali” .
Lo dichiara il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, commentando i dati diffusi oggi dall’Istat secondo cui il numero degli occupati a giugno riprende a crescere dopo il calo di maggio perché è stata rilevata una crescita di 23 mila unità su base mensile, dovuta esclusivamente, però, al rialzo dei dipendenti a termine, aumentati di 37mila unità.
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