«I dati diffusi dall’Istat evidenziano un aumento significativo del numero di occupati nel nostro Paese. I 494mila nuovi posti di lavoro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno rappresentano un segnale incoraggiante per l’economia italiana e testimoniano la resilienza e la capacità di adattamento del nostro tessuto produttivo. Aumentare il numero degli occupati è, senza dubbio, uno degli obiettivi principali che dobbiamo continuare a perseguire con determinazione. Ma, affinché questa crescita non sia solo temporanea, è indispensabile mettere in campo ulteriori sforzi per sostenere le nostre imprese, motore trainante della creazione di nuovi posti di lavoro. Con la prossima legge di bilancio, il governo di Giorgia Meloni deve implementare misure di supporto concrete per le imprese, capaci di tradurre questo trend positivo in una crescita strutturale e duratura dell’occupazione. È indispensabile che si prosegua con la riduzione del cuneo fiscale, che rappresenta ancora un peso significativo per gli imprenditori. La riduzione del costo del lavoro, infatti, non solo stimolerebbe le imprese a investire maggiormente in nuovi posti di lavoro, ma favorirebbe anche l’aumento dei salari, migliorando il potere d’acquisto delle famiglie e generando una crescita complessiva della domanda interna».
Lo dichiara il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, commentando i dati sull’occupazione diffusi oggi dall’Istat. «Le aziende, soprattutto le piccole e medie imprese, che costituiscono il cuore pulsante dell’economia italiana, necessitano di politiche strutturali stabili e mirate che permettano loro di crescere, investire e innovare. Le imprese italiane, se sostenute adeguatamente, possono non solo consolidare i livelli di occupazione raggiunti, ma anche crearne di nuovi, contribuendo così a rafforzare il nostro sistema produttivo e a renderlo più competitivo a livello internazionale. È altresì fondamentale continuare a investire nelle competenze e nella formazione dei lavoratori. Il mercato del lavoro è in costante evoluzione e richiede figure professionali sempre più specializzate e in linea con le esigenze nuove. Un sostegno deciso alla formazione professionale, in sinergia con le imprese, è cruciale per permettere ai giovani di entrare con successo nel mondo del lavoro e alle aziende di disporre delle risorse umane adeguate per affrontare le sfide del futuro. Ii dati dell’Istat sono un importante passo avanti, ma la sfida che ci attende è quella di consolidare e ampliare questi risultati. L’impegno del governo deve essere ora volto soprattutto a rafforzare le politiche a sostegno delle imprese, creando le condizioni necessarie per un mercato del lavoro dinamico, inclusivo e in grado di garantire occupazione stabile e duratura per tutti gli italiani» aggiunge il presidente di Unimpresa.
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