Fare associazione è l’atto di associare o associarsi. In Italia sono svariate le associazioni impegnate in ambiti e ottiche diverse che incoraggiano alla solidarietà, ai legami, alla globalità e alla cultura civica all’interno di un contesto sociale. Pare che la quantità di associazioni esistente nel nostro Paese superi di gran lunga quella degli altri. I dati ISTAT relativi al 2019 affermano che le istituzioni non profit attive in Italia sono oltre 360mila e che già solo nel 2015 i volontari hanno raggiunto un totale di 5,5 milioni di unità.
Fare parte di un’associazione e fare volontariato è il più grande gesto di civiltà al quale una persona può aspirare all’interno della collettività. Gesto di vero e proprio altruismo sociale che richiede un impegno personale e collettivo. Il volontariato è altresì una scuola di umanità poiché chi lo pratica è spinto dal desiderio di sentirsi utile. Le associazioni rappresentano il fiore all’occhiello della società perché uniscono le persone, perché hanno la capacità di migliorare le condizioni di vita dei più fragili, perché gli individui che vi partecipano sviluppano un maggiore senso di responsabilità, si sentono parte di una comunità e perciò tendono ad avere maggiore cura del bene collettivo. Insomma ogni singola organizzazione è un punto di forza per la comunità che la ospita.
E se considerassimo il significato della parola associazione in un senso ancora più ampio come quello di “allearsi”, considerassimo la vastità dell’universo del volontariato e ci facessimo questa banale domanda… E se più associazioni ed enti comunali si mettessero insieme, collaborassero alla realizzazione di alcuni progetti e cooperassero? Non scopriremmo quanto ancora più prezioso sarebbe il loro contributo?
Cooperare infatti assume il significato di “operare con”, “operare insieme”; si rivolge alla pratica del lavoro collaborativo che unisce più persone in un progetto unico e magnifico. Bisogna mettersi in rete e unire le forze per conseguire obiettivi più grandi. È da una rete che nascono altre reti: familiari, professionali, amicali ed è da queste che si trae quel massimo beneficio che corrisponde al poter vivere in un ambiente privilegiato.
Le associazioni di volontariato spesso si mostrano reticenti a collaborare con altre organizzazioni, probabilmente perché a riguardo non hanno ancora un approccio consapevole, ma fare parte di una rete associativa sarebbe un’opportunità tangibile per ogni associazione che oltre al contributo di maggior valore che darebbe alla comunità potrebbe aspirare a operare con qualità; effettuare uno scambio di risorse umane ed economiche; ridurre le spese; ampliare gli orizzonti; acquisire nuove esperienze e migliorare la propria reputazione e solidità. Dovrebbe invece essere forte l’esigenza di lavorare in maniera sinergica consapevoli che dall’impegno congiunto e cooperativo si traggono solo benefici perché è con tutto questo insieme e stando insieme che si possono abbattere le barriere culturali e sociali.
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