I crescenti dubbi sui tempi della ripresa economica nell’Eurozona stanno spingendo il Presidente della Bce, Mario Draghi, a valutare un Piano B. Piano che, secondo quanto scrive ‘Bloomberg’, non escluderebbe nuove misure straordinarie di politica monetaria se non dovessero arrivare segnali positivi nel secondo semestre dell’anno. Secondo gli esperti i banchieri centrali dovrebbero, davanti alla prospettiva del secondo anno consecutivo di recessione per l’economia dell’eurozona, iniziare a pensare a provvedimenti non convenzionali nel caso la congiuntura non ritrovi la strada della ripresa. Tra i provvedimenti cui starebbe pensando Draghi potrebbero esserci un’ulteriore riduzione del tasso di riferimento (attualmente allo 0,75%), una nuova serie di prestiti a lungo termine agli istituti di credito e anche un programma per agevolare l’accesso delle imprese alla liquidità. L’agenzia di stampa precisa anche, citando fonti vicine al dossier, che questo piano potrebbe comunque non essere annunciato al termine dell’odierna riunione di routine del direttivo. Per oggi gran parte degli addetti ai lavori si aspettano la conferma della politica creditizia: la decisione al riguardo sarà comunicata come solito alle 13.45 e commentata da Draghi nel corso di una conferenza in calendario alle 14.30.
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