La stretta sul credito spinge le Pmi italiane sul mercato obbligazionario alla ricerca di finanziamenti alternativi a quelli bancari. Da fine 2011 i presiti bancari alle imprese sono diminuiti di 60 miliardi di euro, secondo i dati di Bankitalia, e allora sempre più Pmi ricorrono all’emissione di obbligazioni per trovare liquidità. Ultima in ordine di tempo ad emettere un’obbligazione è Caar spa, una Pmi piemontese che dà lavoro a 80 persone e che si occupa di progettazione nei settori automobilistico, aerospaziale e ferroviario. L’azienda ha collocato sul mercato un minibond di 3 milioni di euro a tasso fisso del 6,50% della durata di 5 anni e, secondo quanto scrive il Wall Street Journal, userà i proventi per crescere sui mercati internazionali e raddoppiare la forza lavoro. Circa 3 miliardi di euro sono stati raccolti da 10 aziende da quando la Borsa di Milano ha creato all’inizio dell’anno la piattaforma ExtraMot Pro, che permette agli investitori istituzionali di scambiare obbligazioni emesse da Pmi non quotate. «Si tratta di un progetto pilota», spiegano gli operatori. «Si spera che tante altre Pmi seguano l’esempio di Caar».
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