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Legge Stabilità. Unimpresa, tagliare sprechi per sterilizzare aumento Iva

Tagliare gli sprechi del bilancio pubblico per sterilizzare il doppio aumento dell’Iva. Questa la proposta di Unimpresa sulla legge di stabilità approvata dal Governo la scorsa settimana e ora all’esame della Camera. “L’idea è un intervento a costo zero, cioè a saldi invariati proprio come ribadito oggi dal premier Mario Monti” spiega il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi. “Abbiamo analizzato a fondo le misure contenute nella manovra sui conti pubblici, e in particolare i provvedimenti di carattere fiscale. Ebbene, l’unico modo per salvare i consumi ed evitare catastrofi per l’economia italiana è accantonare l’inasprimento tributario con l’aumento delle aliquote Iva dal 10% all’11% e dal 21% al 22%.
Si tratterebbe di una vera e propria mazzata per il ciclo economico interno, già alle prese con una pesante riduzione dei consumi da parte delle famiglie e con le imprese ormai con l’acqua alla gola”.

Secondo Longobardi “le esigenze di finanza pubblica non possono essere ignorate, e lo comprendiamo a fondo. Il rigore serve e qualche segnale, specie sul versante dei differenziali di rendimento dei titoli di Stato, cioè lo spread, in effetti si vede. Tuttavia, il solo rigore, come abbiamo sottolineato più volte, non basta. Anzi, se non accompagnato da altre misure espansive e di favore per le attività imprenditoriali, può rappresentare il colpo di grazie sulle speranze di ripresa e di uscita dal tunnel della bufera finanziaria internazionale. Non chiediamo la luna, ma di trovare nel bilancio pubblico 4-5 miliardi di euro volti a coprire la teorica perdita di gettito derivante dal passo indietro sull’aumento Iva”.

Ufficio Stampa Unimpresa
a cura di Ago Press
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