Degli oltre 70 miliardi di euro di crediti che le imprese vantano dallo Stato ne sarebbero stati liquidati appena 3 milioni di euro. A questo ritmo in un anno lo Stato riuscirà a pagare attorno ai 36 milioni di euro: di questo passo, ci vorranno quasi due millenni, esattamente 1900 anni a smaltire l’intero stock. A calcolare i tempi dell’inefficienza dello Stato ad onorare i debiti, seppure in maniera «scolastica», è la Cgia di Mestre. Una situazione «che ha dell’increscioso», commentano gli artigiani che annoverano, tra le ragioni di questo «flop» sia la difficoltà di certificare i crediti, «ostacolo che ha scoraggiato moltissime imprese a presentare la domanda», sia i ritardi nella messa a punto della piattaforma informatica che ha il compito di collegare il sistema creditizio con la Pubblica amministrazione. A questo si aggiungono le «non poche società ed enti pubblici che non si sono ancora iscritti al portale, bloccando il funzionamento dell’intera operazione».
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