“Territorio, turismo ed eccellenze del Made in Italy: il valore aggiunto della certificazione Halal”. È il titolo del convegno, organizzato da Unimpresa e Unimpresa Distribuzione, in programma domani, venerdì 24 febbraio, a Castellammare di Stabia. All’appuntamento saranno presenti illustri personalità del mondo politico nazionale e locale, unitamente a rinomati esponenti del corpo diplomatico e consolare, dell’Università, dell’associazionismo di categoria, del mondo produttivo e imprenditoriale, dell’import- export, della grande distribuzione e della società civile.
È prevista la partecipazione dell’onorevole Marta Schifone, del senatore Gianluca Cantalamessa, del consigliere della regione Campania Diego Venanzoni. I lavori del convegno saranno aperti dal direttore generale del Consorzio Patto Natura, Antonio Scialò. A seguire, le relazioni del presidente di Unimpresa Distribuzione, Pietro Storia; dell’avvocato Anna Ambrosino (esperta di diritto agroalimentare); del presidente dell’Ordine tecnologi alimentari Campania e Lazio, Salvatore Velotto; del direttore commerciale Halal Standard e Food Blogger, Giuseppe Imperatore; del professore associato di diritto musulmano dell’Università Pegaso, Vasco Fronzoni; del lead auditor ed epserto di mercati emergenti, Karim Benvenuto.
E, ancora, parleranno e si confronteranno l’ambasciatore della Repubblica del Pakistan; l’addetto commerciale dell’ambasciata italiana di Abu Dhabi, Elena Toselli; il presidente della Confederazione nazionale artigianato e piccola e media impresa Napoli, Giuseppe Olivieri; l’imprenditore e componente di Confindustria Napoli, Davide Maglietta; il presidente dell’Associazione legali italiani del diritto agroalimentare, Monica Salvatore.
La sintesi e le conclusioni sono affidate al presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, Si tratta di una occasione irripetibile per mettere a confronto autorevoli relatori del mondo associativo, produttivo, imprenditoriale, dell’import-export, della grande distribuzione e della società civile su argomenti centrali nello sviluppo del Paese e dell’economia, considerando le significative ricadute che il mondo produttivo nazionale potrà avere nei mercati emergenti.
Infatti, le bellezze paesaggistiche e culturali italiane come anche i prodotti del Made in Italy rappresentano una eccellenza che, grazie ai meccanismi di compliance Halal affrontati nel convegno, potranno interessare anche i Paesi islamici, un orizzonte di oltre 57 Stati alcuni dei quali tra i più ricche al mondo.
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