Considerazioni sulla manovra economica del governo e criticità collegate alle varie misure previste nel ddl bilancio: questi i temi dell’incontro di oggi a Montecitorio tra Unimpresa e il gruppo parlamentare di Forza Italia rappresentato per l’occasione da Andrea Mandelli, vice presidente della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati. Il presidente nazionale di Unimpresa, Giovanna Ferrara, e il presidente onorario e fondatore dell’associazione, Paolo Longobardi, invitati a confrontarsi con la rappresentanza politica hanno consegnato agli esponenti di Forza Italia un documento col quale vengono evidenziate incongruenze e palesi negligenze nei confronti delle realtà produttive del Paese, e in maniera particolare quelle del Mezzogiorno che, maggiormente delle altre, risentono dell’eccessivo carico fiscale e di una burocrazia che risulta essere la vera tomba dell’economia tricolore.
Il documento passa in rassegna gli aspetti più rilevanti del disegno di legge di bilancio all’esame del Parlamento, indicando criticità e proponendo misure correttive. La preoccupazione maggiore che i vertici di Unimpresa hanno espresso al gruppo parlamentare azzurro riguarda la norma volta a introdurre il cosiddetto reddito di Cittadinanza che, “corre il serio rischio di essere aggirata generando così lavoro nero”, ha chiosato il presidente Ferrara durante il confronto. La convinzione di Unimpresa, che ha portato in Parlamento la voce di quasi 110mila piccole e medie imprese associate, resta quella del lavoro. “Per creare nuova occupazione bisogna tagliare il cuneo fiscale e i costi a carico delle aziende – ha sottolineato il presidente Ferrara – anche se questi, poi nel concreto, sono interventi poco spendibili sul piano elettorale e non remunerativi in termini di voti”. Nonostante ciò, conclude il presidente Ferrara “la misura sul reddito di cittadinanza ha un presupposto importante e condivisibile”.
Altro tema caldo affrontato con la rappresentanza parlamentare è stato quello sul deficit e la trattativa con Bruxelles che sembra dare molti pochi spazi di manovra all’esecutivo Conte nell’immediato. Non di meno la discussione sullo spread, per il quale la ricetta Unimpresa resta quella di una maggiore attenzione alle dichiarazioni che possono far impennare il differenziale Italia-Germania. ” Non si tratta di un numero neutro – ha spiegato il presidente di Unimpresa – ma di un parametro di mercato col quale siamo costretti a confrontarci quotidianamente, come contribuenti e come operatori economici”. “Per questi motivi – ha concluso Ferrara – al governo guidato da Giuseppe Conte chiediamo maggiore responsabilità, anche con le dichiarazioni”.
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