Pochi tagli alla spesa pubblica e nuovo deficit. E altre tasse in arrivo: nel 2019-2020 è prevista una stangata Iva da oltre 30 miliardi di euroCiò il prossimo anno al netto della sterilizzazione delle clausole di salvaguardia relative all’imposta sul valore aggiunto, i contribuenti italiani pagheranno oltre 5 miliardi in più di tasse. E’ questo il bilancio finale della manovra sui conti pubblici inseriti nella legge di bilancio all’esame del Parlamento. Il provvedimento stabilisce il rinvio dell’aumento dell’imposta sul valore aggiunto al 2019 ed evita, così, un incremento del carico fiscale a carico di famiglie e imprese, per il 2018, pari a 15,7 miliardi. Si tratta, secondo il Centro studi di Unimpresa, di mancati aumenti tributari e non di tagli. In ogni caso, escludendo il capitolo relativo all’Iva, la manovra per il prossimo anno prevede 6,3 miliardi di maggiori entrate accompagnati da 5,2 miliardi di interventi di riduzione della spesa pubblica; vi sono poi misure per ulteriori minori entrate per poco più di 1 miliardi accompagnati da maggiori spese per 5,7 miliardi. Ne consegue che, al netto delle clausole di salvaguardia, risulta un aumento di tasse per 5,3 miliardi e un incremento della spesa per 565 milioni.
Secondo i calcoli dell’associazione, nel 2019-2020 l’aumento delle aliquote Iva (quella ordinaria dal 22 al 25% e quella agevolata dal 10 all’11,5%) comporterà complessivamente un aumento del gettito tributario superiore a 30 miliardi di euro. Nel 2019, l’incremento sarà di 11,4 miliardi e nel 2020 di 19,1 miliardi per un totale di 30,5 miliardi.
“Mentre il governo discetta sulla web tax, che pure è un intervento rigoroso, i cittadini e le imprese si preparano ad aprire il portafogli per sostenere i conti pubblici” commenta il vicepresidente di Unimpresa, Claudio Pucci. “La realtà è che ancora una volta abbiamo assistito a un profluvio di dichiarazioni di stampo molto elettorale, con i rappresentanti delle istituzioni che omettono la verità: ovvero che nei prossimi anni ci saranno sempre più tasse da pagare” aggiunge Pucci.
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