“E’ necessario intervenire con un disegno unico organico che affronti contestualmente i problemi dell’economia italiana e non con interventi a pioggia costantemente non controllati e verificati”. Lo dichiara il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, commentando l’incontro di ieri al ministero dell’Interno fra le parti sociali e il vicepremier Matteo Salvini sulla prossima manovra finanziaria (legge di bilancio).
Durante la riunione, il presidente di Unimpresa ha affrontato, in particolare, la questioni della finanza agevolata per le piccole e medie imprese sottolineando che “gli strumenti non vengono utilizzati, per vari motivi” a cominciare dalla “complessità della procedura di richiesta” che va presentata attraverso “piattaforme assurde e troppo diverse nei territori e a livello nazionale”.
Secondo Ferrara uno dei nodi è relativo “all’anticipo degli importi che poi vengono restituiti dopo mesi, spesso addirittura anni.
All’incontro con le 43 organizzazioni convocate al ministero dell’Interno ha partecipato anche il vicepresidente di Unimpresa, Andrea D’Angelo.
Altro aspetto è quello della mancata concessione di credito da parte delle banche a copertura degli stessi finanziamenti oltre al fatto che la finanza pubblica non viene attivata dagli organi preposti, in particolare le regioni”.
Nella relazione presentata dal presidente Ferrara è emerso anche il fatto che “alcuni strumenti per il Mezzogiorni, come le Zone economiche speciali, non vengono mai attivate”.
Infine un accenno ai fallimenti delle grandi aziende: “Fatti che spesso finiscono sotto i riflettori anche se si tratta, guardando per esempio al numero di occupati complessivi, a realtà che pesano poco in termini percentuali rispetto al resto delle imprese. C’è da chiedersi quante sono le morti silenti di pmi dall’inizio della recessione” ha concluso il presidente di Unimpresa.
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