«La vicenda del Mar Rosso ci tocca da vicino e mi preoccupa. Da Suez transita il 40% del traffico commerciale italiano sia in entrata sia in uscita. La crisi può avere effetti anche sui fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), può bloccare i cantieri. Il Pnrr vale 191 miliardi di euro cioè circa 6-7 manovre di bilancio, una cifra enorme. Se la crisi non si sblocca e le navi cariche di merci non riprendono a circolare normalmente, i programmi dei cantieri potrebbero risentirne e potrebbero essere messi in discussione gli stessi obiettivi fissati per il 2026. Il punto è che senza i canali di Suez, le navi saranno costrette a circumnavigare l’Africa con tempi e costi di trasporto che cresceranno tantissimo». Lo dichiara il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara. «Non è un conflitto tra Stati, ma tra gruppi che non hanno una dinamica statuale. C’è un concreto rischio di allargamento di questo conflitto e quello che sta accadendo nel Mar Rosso e che accade in generale in tutte le vicende internazionali può mettere in crisi l’economia e le produzioni dei Paesi. Conseguenze negative ci possono essere anche per i prestiti alle imprese, per l’economia in generale e anche per le famiglie» aggiunge il presidente di Unimpresa.
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- Rainews it -18,5% il fatturato elettronico di imprese e partite Iva in Liguria nel 2024 - 21 Novembre 2024