Dopo il ricorso al Tar arriva anche la diffida alla Corte dei Conti. Non si ferma l’azione del Codacons contro i Monti bond da 3,9 mld concessi a Mps. Mentre oggi alle ore 17 ci sarà l’udienza dinanzi al Tar del Lazio relativa al ricorso con cui si chiede di bloccare i Monti-bond, domani la sezione di controllo della Corte dei Conti deciderà sulla registrazione del Dpcm ‘recante l’ individuazione delle risorse finanziarie per sottoscrivere strumenti finanziari emessi da banca Monte dei Paschi di Sienà. I singoli consiglieri della Corte dei Conti che domani dovranno decidere sulla registrazione, così come il Presidente Luigi Giampaolino, hanno tra le mani da questa mattina una diffida del Codacons, contenente 142 pagine di motivazioni tecnico-finanziarie che rendono di fatto impossibile la registrazione del Dpcm. Si legge nella diffida presentata dall’associazione: «le risorse necessarie per finanziare le operazioni in questione, nonchè i correlati decreti di variazione di bilancio a partire dal DPCM 525 del 13 dicembre 2012, non potranno avere alcun tipo di provvedimento autorizzatorio e/o visto da parte di Codesta Ill.ma Corte, atteso, evidentemente, l’esclusivo ricorso ad ulteriore indebitamento da parte dello Stato […] la copertura delle spese, per rispondere ai canoni dell’art. 81, co. 4, Cost., deve in ogni caso essere credibile, sufficientemente sicura, non arbitraria o irrazionale».
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