«Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, è fiducioso sulla possibilità che il 2024 possa essere decisivo per le nozze del Monte dei Paschi di Siena. Dal nostro punto di vista, quello delle piccole e medie imprese che ritengono indispensabile la più ampia concorrenza possibile fra le banche, pensiamo che Mps, ormai risanata e profondamente lontana dalla banca disastrata di qualche anno fa grazie al lavoro dell’amministratore delegato Luigi Lovaglio, possa restare autonoma, anche nell’orbita di quelle che un tempo si chiamavano partecipazioni statali. La fusione con uno degli attuali, grandi gruppi bancari del Paese, come Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Bmp o Bper, invece, rafforzerebbe le attuali posizioni di forza di un attore del mercato con consequenziali danni per la clientela, sia famiglie sia imprese. Occorre a tutti i costi, nonostante i richiami della vigilanza della Banca centrale europea, evitare una eccessiva concentrazione del settore bancario italiano». Lo dichiara il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara. «Mi rivolgo, pertanto, al ministro Giorgetti, ma allo stesso tempo al premier, Giorgia Meloni, affinché si apprestino a trovare una soluzione equilibrata, nel rispetto delle norme europee, ma soprattutto nell’interesse della clientela e del tessuto produttivo italiano. Nonostante la scadenza di fine 2024, siamo certi che il governo sarà capace di negoziare con l’Unione europea un percorso alternativo a quello della privatizzazione obbligatoria e della vendita di Mps a un soggetto bancario. L’uscita dello Stato dal capitale della banca più antica del Mondo potrebbe essere deleteria, se non adeguatamente ponderata» aggiunge Spadafora.
- COP29: UNIMPRESA, ACCORDO IMPORTANTE E INEVITABILE, TRANSIZIONE CLIMATICA SIA SOSTENIBILE - 24 Novembre 2024
- Rassegna Stampa 24.11.2024 - 24 Novembre 2024
- Il Giornale – Il tesoro ignorato dalle agenzie di rating - 24 Novembre 2024