Dopo una settimana di esercizi spirituali in Ariccia Papa Francesco, il 4 marzo, ha ripreso l’udienza generale del mercoledì mattina e ha proseguito il ciclo di catechesi sulla famiglia. Questa volta ha tenuto a sottolineare il ruolo fondamentale degli anziani e dei nonni. In particolare ha esaminato la condizione problematica degli anziani nella società di oggi.
“Grazie ai progressi della medicina, l’aspettativa di vita è aumentata, ma la società non si è allargata alla vita!”, ha detto Papa Francesco. “Il numero degli anziani si è moltiplicato, ma le nostre società non si sono organizzate abbastanza per fare posto a loro, con giusto rispetto e concreta considerazione per la loro fragilità e la loro dignità”, ha continuato.
Ha poi messo il dito nella piaga dell’egoismo che rende orbi e indifferenti “finché siamo giovani, siamo indotti a ignorare la vecchiaia, come se fosse una malattia da tenere lontana; quando poi diventiamo anziani, specialmente se siamo poveri, se siamo malati soli, sperimentiamo le lacune di una società programmata sull’efficienza, che conseguentemente ignora gli anziani. E gli anziani sono una ricchezza, non si possono ignorare”.
Senza rispetto per gli anziani, la società sta morendo, è il messaggio chiaro del Romano Pontefice che parla senza mezzi termini di virus della morte che si manifesta in una collettività che mostra insofferenza verso i vecchi non più produttivi.
“Una cultura del profitto insiste nel far apparire i vecchi come un peso, una zavorra. Non solo non producono, pensa questa cultura, ma sono un onere: insomma, qual è il risultato di pensare così? Vanno scartati. E’ brutto vedere gli anziani scartati, è una cosa brutta, è peccato! Non si osa dirlo apertamente, ma lo si fa! C’è qualcosa di vile in questa assuefazione alla cultura dello scarto. Ma noi siamo abituati a scartare gente. Vogliamo rimuovere la nostra accresciuta paura della debolezza e della vulnerabilità; ma così facendo aumentiamo negli anziani l’angoscia di essere mal sopportati e abbandonati”, sono sempre parole di Francesco.
Eppure la vecchiaia è un traguardo a cui si giunge tutti, oltre che orbi si rischia di essere sciocchi, e Papa Francesco lo ha ricordato a tutti.
Alfonso D’Alessio
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