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Parmalat sotto la lente Consob: i francesi e quel super debito

Debito per rimborsare debito. È quello che ha contratto Bsa, holding di controllo di Lactalis, che a dicembre 2012 ha sottoscritto un contratto di finanziamento da 100 milioni di euro e nel marzo 2013 ha emesso obbligazioni quotate sulla borsa del Lussemburgo per 172,8 milioni. Importi destinati «al rimborso di un corrispondente ammontare del finanziamento sindacato» da 4,5 miliardi contratto in occasione dell’opa su Parmalat, si legge nelle integrazioni alla relazione finanziaria del gruppo di Collecchio chieste dalla Consob. La Commissione guidata da Giuseppe Vegas, che ha acceso un faro sull’acquisizione di Lactalis America da parte di Parmalat, ha chiesto un quadro aggiornato sui conti e sulla situazione finanziaria di Bsa, la holding dei fratelli Besnier. Il timore della Commissione è che Lactalis abbia venduto a caro prezzo la sua controllata americana per impossessarsi della liquidità accumulata dall’ex A.d. Enrico Bondi e ripagare parte dei debiti contratti per l’opa su Collecchio. Alla fine del 2012, emerge dalla documentazione, Bsa aveva un debito finanziario lordo di 4,96 miliardi di euro e una posizione finanziaria netta negativa per 3,6 miliardi di euro, grazie a 1,59 miliardi di euro di liquidità in gran parte nelle casse della Parmalat. Entro il 2013, emerge dai dati chiesti dalla Consob, deve rimborsare 414 milioni di euro di debiti ed entro il 2014 altri 672,9 milioni. Complessivamente i debiti in scadenza nei prossimi quattro anni ammontano a 4,44 miliardi di euro.

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