Cento milioni di euro è il danno accertato dalla Guardia di Finanza di Genova a carico di 400 Comuni italiani, che avevano affidato a Tributi Italia spa la riscossione delle proprie entrate. Gravissime irregolarità gestionali sono state riscontrate, in capo alla società indagata, azienda, che esercitava la propria attività a livello nazionale occupandosi della riscossione di tributi locali e altre entrate. Cinque le persone arrestate dalla Guardia di Finanza. L’azienda, una volta introitate le somme provenienti dalla riscossione tributaria, anzichè riversarle agli enti a cui spettavano, al netto dell’aggio di sua competenza, le tratteneva sui propri conti correnti, appropriandosene indebitamente. I fondi, poi, attraverso rapporti, privi di effettive ragioni economiche con altre società, riconducibili all’amministratore di fatto dell’impresa di riscossione, vero dominus e artefice di tutta l’operatività aziendale, venivano distratte a beneficio di quest’ultimo; operazioni con imprese collegate, spesso documentate come consulenze o piani di riorganizzazione aziendale ed operazioni societarie di natura straordinaria, come aumenti di capitale e costituzione di nuove società, risultate funzionali, anche queste, a distrarre ingenti somme.
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