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PER LA NUOVA COMMISSIONE EUROPEA SFIDE CRUCIALI SU GREEN E INDUSTRIA

«La congiuntura economica rimane fragile, ma mostra segnali di miglioramento. L’inflazione, che ha eroso i risparmi e ridotto il potere d’acquisto delle famiglie, sembra finalmente sotto controllo. I dati sul pil indicano una crescita moderata, trainata dagli investimenti in infrastrutture e dalla ripresa del turismo e dell’export. Tuttavia, resta fondamentale garantire liquidità alle piccole e medie imprese, che rappresentano la spina dorsale del nostro sistema produttivo, per sostenere occupazione e consumi. Anche lo scenario politico interno ed europeo ha visto cambiamenti significativi. La nuova Commissione Europea, appena insediata, ha di fronte a sé sfide cruciali: dall’attuazione delle politiche green alla gestione delle crisi energetiche, fino al rafforzamento della competitività industriale del continente. Allo stesso tempo, il nostro governo ha la responsabilità di allineare le politiche nazionali alle esigenze europee, mantenendo un equilibrio tra rigore finanziario e sostegno alla crescita. La collaborazione tra istituzioni europee e nazionali sarà decisiva per il futuro dell’Italia e dell’Unione. Non possiamo, infine, ignorare le tensioni internazionali che attraversano il nostro tempo. Le guerre in corso continuano a seminare dolore e incertezza, mentre la pace sembra ancora lontana in molte parti del mondo. Tuttavia, dobbiamo continuare ad auspicare e promuovere il dialogo e la cooperazione internazionale. Un mondo senza conflitti non è un’utopia: è una necessità per garantire prosperità, sicurezza e dignità a tutti i popoli. L’Italia, con il suo ruolo storico di mediatore, può e deve contribuire a costruire ponti laddove oggi ci sono muri». È quanto scrive il presidente onorario di Unimpresa, Paolo Longobardi, in una lettera aperta inviata oggi a tutti gli associati, in vista del Natale.

Nel documento, Longobardi sostiene che «la solidarietà è un pilastro che non possiamo mai dimenticare: deve diventare un nuovo valore, per tutti. È in questi momenti, durante le festività, che il divario tra chi ha e chi non ha si fa più evidente. La pandemia, l’inflazione e i nuovi scenari internazionali hanno lasciato ferite ancora aperte. Milioni di famiglie continuano a faticare per arrivare a fine mese; eppure, nonostante tutto, vedo ancora la forza della gente».

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