“L’Italia sarà pure tecnicamente fuori dalla recessione, ma la crescita della nostra economia è troppo modesta e non ci possiamo accontentare di questo ritmo di aumento del prodotto interno lordo. Non dobbiamo rassegnarci, ma come imprenditori abbiamo bisogno di un sostegno diverso da parte delle istituzioni. Quella cura choc che chiediamo al governo di Matteo Renzi da mesi purtroppo non si vede”. Così il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, commentando i dati Istat diffusi oggi secondo cui nel secondo trimestre del 2015 il prodotto interno lordo italiano è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente (che era cresciuto dello 0,3%) e dello 0,5% nel confronto con il secondo trimestre del 2014.
“La delega fiscale – aggiunge Longobardi – rappresentava una importante occasione e purtroppo è andata sprecata. Il piano di riduzione della pressione tributaria annunciato dal premier Renzi va nella giusta direzione, ma non deve essere l’ennesima promessa a vuoto. Se davvero l’esecutivo vuole tagliare il peso delle tasse sulle famiglie e sulle imprese, anche se a tappe e a partire dal /016, utilizzi gli strumenti giuridicamente a disposizione che rappresenterebbero un impegno politico significativo: a settembre presenti un disegno di legge da portare all’esame del Parlamento in modo che il piano taglia-tasse cominci a correre sui binari istituzionali”.
- DEBITO PUBBLICO: UNIMPRESA, 1.172 MILIARDI DA RINNOVARE ENTRO LEGISLATURA - 13 Maggio 2023
- Video sigla. Unimpresa e Provincia cinese di Hainan - 4 Settembre 2015
- Agricoltura: Unimpresa, intesa con la Cina per esportare know-how italiano - 3 Settembre 2015