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RILANCIARE IL PRESTITO IPOTECARIO VITALIZIO

Le banche italiane devono rilanciare il prestito ipotecario vitalizio: si tratta di un’opportunità formidabile per il sistema bancario italiano, sia in termini di inclusione finanziaria sia di sviluppo di nuovi segmenti di mercato. Molti i vantaggi per i cittadini. Questo tipo di finanziamento, infatti, consente agli anziani di accedere a liquidità immediata senza doversi separare dalla propria casa, mantenendo così la serenità abitativa. Inoltre, offre ai clienti la possibilità di: finanziare progetti personali o familiari, come viaggi, studi per i nipoti o la ristrutturazione della casa; sostenere spese sanitarie o migliorare il proprio tenore di vita; fornire supporto economico ai figli, a esempio anticipando parte dell’eredità.

È quanto sostiene Unimpresa, che ricorda come il prestito ipotecario vitalizio, introdotto in Italia con la legge 44 del 2 aprile 2015, è uno strumento “rivoluzionario” che consente ai cittadini over 60 di ottenere liquidità garantendo un’ipoteca sulla propria abitazione, senza l’obbligo di rimborso durante la vita. Tuttavia, nonostante i suoi molteplici benefici, l’adozione di questa soluzione da parte delle banche rimane limitata, ma è fondamentale, invece, che il settore lo promuova e lo offra in maniera più capillare per cogliere le potenzialità economiche e sociali di questo prodotto finanziario. «Il prestito ipotecario vitalizio è una risposta concreta alle esigenze di una popolazione anziana sempre più numerosa, che necessita di strumenti finanziari adeguati ad avere dignità, e può valorizzare il patrimonio immobiliare vivendo la propria terza età con maggiore serenità e autonomia.

Per le banche, è un’opportunità unica per ampliare la base clienti, aumentare la redditività e contribuire allo sviluppo sociale del Paese. Unimpresa si impegna a supportare le banche nella promozione di questo importante strumento e a sensibilizzare l’opinione pubblica sui suoi benefici. Il futuro del credito passa anche da qui» commenta il vicepresidente di Unimpresa, Giuseppe Spadafora.

Il prestito ipotecario vitalizio è stato introdotto in Italia dalla legge 44 del 2015, che ha disciplinato una forma di finanziamento già diffusa in altri Paesi europei e anglosassoni. La legge stabilisce che questo tipo di finanziamento è riservato a soggetti di età superiore ai 65 anni, proprietari di un immobile residenziale. L’importo del prestito è calcolato sulla base del valore dell’immobile e all’età del richiedente. Gli interessi e il capitale vengono rimborsati solo al decesso del mutuatario, del rimborso volontario dei mutuatari o del trasferimento dell’immobile. Gli eredi hanno facoltà di estinguere il debito per mantenere la proprietà dell’immobile oppure possono optare per la vendita per saldare l’importo residuo. Queste norme rappresentano un passaggio cruciale per garantire agli anziani un accesso semplificato al credito, utilizzando il valore immobiliare come risorsa economica.  Uno degli aspetti fondamentali è il supporto ottenuto da larga parte delle Associazioni dei Consumatori come alternativa alla vendita della nuda proprietà: in quest’ultimo caso, infatti, la casa viene definitivamente tolta agli eredi e l’operazione è irreversibile, senza tutele di trasparenza o la garanzia di operare con soggetti istituzionali/regolati. Tutte criticità che con il prestito vitalizio sono strutturalmente superate.

Le banche possono trarre importanti benefici da questa forma di credito. Quattro i vantaggi per il settore bancario italiano. 

Nuove opportunità di mercato: il target è rappresentato da una popolazione in crescita, quella degli over 60, spesso proprietaria di immobili di valore e con esigenze di liquidità per spese mediche, ristrutturazioni o supporto ai familiari. 

Redditività elevata: i tassi applicati ai prestiti vitalizi sono generalmente superiori rispetto a quelli dei mutui tradizionali, portando una maggiore redditività. 

Riduzione dei rischi: il prestito vitalizio è assistito da ipoteca di primo grado sull’immobile con importi erogati conservativi, offrendo quindi una solida garanzia; inoltre, la volatilità dei risultati e quindi il rischio di credito sono inferiori rispetto ai mutui o ad altri prodotti di credito retail. 

Impatto reputazionale positivo: promuovere questo prodotto rafforza l’immagine delle banche come soggetti attenti al benessere sociale, perché contribuisce a migliorare la qualità della vita degli anziani. Peraltro, gli eredi godono di una protezione contro l’eventuale mancata capienza dell’immobile a ipoteca (cd. “Non negative equity guarantee”).

Per valorizzare appieno il potenziale del prestito ipotecario vitalizio, le banche dovrebbero: includerlo tra i prodotti finanziari principali, nella propria offerta standard, accompagnandolo con una campagna informativa mirata; formare il personale, perché i bancari siano adeguatamente formati per spiegarne i vantaggi e le caratteristiche alla clientela;  collaborare con enti pubblici e associazioni, promuovendo iniziative congiunte per sensibilizzare la popolazione e creare una cultura del credito responsabile; semplificare l’accesso, riducendo tempi e costi di istruttoria per rendere il prodotto più accessibile. A conferma di ciò, a oltre 15 anni dalla loro introduzione, non sono mai state riscontrate criticità reputazionali o legali.

SCHEDA: COME FUNZIONA IL PRESTITO IPOTECARIO VITALIZIO

Il prestito ipotecario vitalizio è una forma di finanziamento dedicata a chi ha almeno 65 anni e possiede una casa di proprietà. Si tratta di uno strumento che permette di ottenere liquidità utilizzando l’immobile come garanzia, senza dover lasciare la propria abitazione né rimborsare rate durante la vita (né di capitale né di interesse). La somma erogata dipende dal valore della casa e dall’età del richiedente: più alta è l’età, maggiore sarà l’importo che si può ottenere (mediamente il 30% del valore dell’immobile).

Il funzionamento è semplice: il prestito è garantito da un’ipoteca sull’immobile e il rimborso (del capitale erogato e degli interessi capitalizzati) avviene solo alla morte del titolare o quando decide di vendere la casa. Gli eredi hanno la possibilità di estinguere il debito e mantenere l’immobile oppure venderlo per saldare il prestito. È comunque garantita ai mutuatari la facoltà di rimborsare il finanziamento in qualsiasi momento. Il prestito ipotecario vitalizio rappresenta una soluzione innovativa per chi, in età avanzata, vuole trasformare il valore immobiliare della propria casa in una risorsa economica. Ecco i principali vantaggi. 

Accesso a liquidità senza sfratti o vendite: permette di avere fondi immediati senza perdere la proprietà o dover lasciare l’abitazione, garantendo una tranquillità abitativa per tutta la vita. 

Nessun obbligo di rimborso durante la vita: non è necessario rimborsare il prestito a rate. Questo elimina il peso di scadenze mensili, lasciando al proprietario la serenità di gestire le proprie finanze;gli interessi non vengono pagati  ma capitalizzati. 

Tutela degli eredi:gli eredi sono protetti, poiché nel caso l’immobile non fosse sufficiente a garantire il rimborso del prestito, l’eventuale perdita è del creditore. 

Flessibilità d’uso dei fondi: i soldi ottenuti possono essere utilizzati per diversi scopi: sostenere spese mediche, aiutare figli e nipoti, migliorare la qualità della vita o realizzare sogni come viaggi o ristrutturazioni. 

Strumento di solidarietà familiare: è ideale per aiutare economicamente i figli o i nipoti, ad esempio anticipando parte dell’eredità per affrontare spese come l’acquisto della prima casa o l’avvio di un’attività. 

Un’alternativa alla vendita della casa o della nuda proprietà: per chi desidera continuare a vivere nel proprio immobile ma ha bisogno di liquidità, il prestito vitalizio è una valida alternativa alla vendita o alla cessione della nuda proprietà, garantendo così migliori opportunità per gli eredi e una soluzione più trasparente e flessibile per gli anziani.

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