Sono sempre stato un tenace sostenitore dell’amicizia tra i cittadini europei, anche perché sono convinto che la “famiglia” europea per vivere in pace con tutti gli altri popoli della terra deve essere solidale all’interno del proprio Continente. Per troppo tempo in Europa si sono affermate le ideologie degli “ismi” (nazionalismi, comunismi, fascismi, nazismi ecc) che hanno causato tante guerre, disastri, lutti e perdite di vite umane. L’amicizia tra popoli deve costituire un valido baluardo per stroncare sul nascere, con metodi democratici, le velleità di alcuni cattivi politici, ancorati alle sorpassate regole nazionalistiche, di stampo autoritario e dittatoriale del passato. L’Unione Europea deve emanare nuove e moderne norme nell’interesse di tutti i suoi cittadini. E’ vero che, spesso, gli italiani siamo “fantasiosi” nella interpretazione e applicazione delle norme giuridiche, ma non possiamo non rimanere sbigottiti quando apprendiamo che per difendere una norma dello Stato, un tribunale tedesco cerca di impedire il consolidamento della solidarietà tra i popoli dell’Unione. L’Unione europea che sogniamo e vogliamo è quella dei cittadini, con regole democratiche comuni, nel rispetto delle tradizioni di ciascuno, e con una comune politica di sviluppo basata sui principi etici, morali e spirituali che porti pace, lavoro e benessere per tutti. Per costruire una tale Europa dobbiamo, però, vigilare per impedire ogni miope e irresponsabile tentativo di prevaricazione e di azioni speculative a danno dei più deboli. L’introduzione dell’euro, come moneta unica, ha fatto compiere un grande passo avanti sulla via della unificazione: a tale passo, però, non ha fatto seguito la indispensabile politica economica, sociale, legislativa, monetaria, estera, ecc. per fare dell’Europa un continente unito e veramente utile a se stesso e agli altri,come lo è stato, sia pure tra alti e bassi, per parecchi millenni.
Bruno Latella, presidente onorario Unimpresa
- Circolare – 04.11.2024 - 4 Novembre 2024
- Rassegna Stampa Estera 04.11.2024 - 4 Novembre 2024
- Comunicato stampa del 04-11-2024 n. 156 - 4 Novembre 2024