“Contratto di rete. Strumento made in Italy per integrare individualità e aggregazione” è il titolo del volume che sarà presentato venerdì 11 aprile, alle ore 10 e trenta, presso l’Auditorium Oscar Niemeyer di Ravello.
L’evento, promosso dal Comune di Ravello in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico, Unimpresa e Università Cattolica del Sacro Cuore, costituirà l’occasione per fornire una lettura combinata degli aspetti economici e giuridici dello strumento Contratto di rete, evidenziando il ruolo strategico che può rivestire a supporto dello sviluppo delle imprese del territorio della Costa d’Amalfi.
Dopo i saluti del sindaco di Ravello, Paolo Vuilleumier, ad avvicendarsi al tavolo dei relatori saranno Giuseppe Capuano, dirigente della Divisione Pmi e Artigianato del ministero dello Sviluppo Economico, Annalisa Tunisini, ordinario di Economia e Gestione delle imprese presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Tommaso Arrigo, docente di Diritto dei Contratti d’impresa e dei consumi presso l’Università di Genova. Seguiranno gli interventi di Andrea Ferraioli, presidente del Distretto Turistico Costa d’Amalfi e di Luciano Consolati, delegato di Unimpresa alle Reti d’impresa e Filiere, mentre le conclusioni sono affidate a Paolo Longobardi, presidente nazionale di Unimpresa.
All’incontro, moderato da Emiliano Amato, direttore de Il Vescovado, sono stati invitati a partecipare amministratori pubblici e imprenditori della costiera amalfitana.
“Il nostro obiettivo è quello di avvicinare i rappresentanti degli enti locali e il tessuto produttivo del nostro territorio al Contratto di rete, uno strumento flessibile che consente alle imprese di sperimentare un’esperienza aggregativa generatrice di valore, mantenendo nel contempo autonomia imprenditoriale – spiega il sindaco Vuilleumier – Come sottolineano gli autori del volume, che saranno ospiti a Ravello, il Contratto di rete si presenta come un concreto e valido supporto per una crescita competitiva sostenibile per le micro, piccole e medie imprese. Chi non lavora in rete, in altri termini, non è soltanto più isolato, ma anche meno efficiente, più rigido e meno creativo e quindi meno performante. L’utilizzo del Contratto di rete, evidenziano le pagine del libro, potrà favorire questi processi di aggregazione, ridurre l’isolamento e migliorare il posizionamento competitivo delle imprese anche in un momento c ongiunturale di forte crisi come quello che stiamo vivendo”.
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