«In un mondo di grandi incertezze l’unica certezza rimane il posto di lavoro, su questo terreno è finito il tempo degli scontri, è il momento di fare fronte comune con i sindacati per garantire crescita e occupazione». Così il vicepresidente di Confindustria Aurelio Regina, ai microfoni dell’economia prima di tutto su Radio1 Rai. «Noi intendiamo stabilire iniziative comuni -prosegue Regina- anche per sollecitare le istituzioni e il mondo politico a mettere al centro dello sviluppo e dell’agenzia del paese, un piano di emergenza economica». «L’economia italiana è stagnante e sprofondata in una delle crisi più acute della sua storia, basti pensare che la produzione industriale dal 2007 ad oggi è scesa del 25 per cento, abbiamo perso 70mila imprese manifatturiere dal 1997». «La crisi si riacutizza, prosegue, »perdiamo 40 aziende al giorno, davanti a questa situazione serve una terapia d’urto che riduca il cuneo fiscale, sul costo del lavoro, liberi dei costi eccessivi il monde delle imprese e si riprenda immediatamente una via di crescita e sviluppo«.
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