“L’uscita di scena di Ernesto Maria Ruffini dall’Agenzia delle Entrate segna la fine di una gestione che troppo spesso ha visto il fisco trasformarsi in un nemico per cittadini e imprese. La sua direzione si è distinta per un approccio aggressivo e distante dalla realtà produttiva del Paese, con un accanimento burocratico che ha colpito chi fatica a sopravvivere, lasciando però indisturbati i grandi evasori. Ora il Governo ha l’occasione di voltare pagina, scegliendo un nuovo direttore capace di dialogare con il tessuto produttivo e di costruire un sistema fiscale più equo e semplificato. È necessario abbandonare la logica dell’oppressione fiscale e di lavorare a un fisco che sia leva di sviluppo e non un ostacolo. Il nuovo vertice dell’Agenzia delle Entrate dovrà essere individuato rapidamente e dovrà avviare un cambiamento radicale: semplificazione e proporzionalità devono essere le priorità per ricostruire la fiducia tra Stato e contribuenti”. Lo dichiara il presidente onorario di Unimpresa, Paolo Longobardi.
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