«La trattativa in corso per il salario minimo orario può risultare dannosa e sterile per la crescita del Paese. Fissare per legge il salario minimo mette le micro, piccole e medie imprese ancora di più in grossa difficoltà in quanto per garantire il minimo dei 9 euro lordi sia sotto l’aspetto competitivo sia fiscale. Sarebbe meglio agevolare maggiormente la contrattazione di secondo livello dove sono già previste deduzioni e detrazioni. In tal modo, oltre a stimolare contratti aziendali o territoriali realmente aderenti alle realtà locali, si realizza anche un secondo obiettivo perché si supererebbe abbondantemente la soglia dei 9 euro lordi». Lo dichiara il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara.
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