Secondo l’analisi, sembra tornato un clima migliore fra i consumatori e in parte il miglioramento, che poi determina una maggiore propensione ai consumi, sarebbe legato al credito di imposta sugli stipendi introdotto col provvedimento del governo ad aprile che quest’anno vale complessivamente circa 6,7 miliardi di euro. I saldi 2015 potrebbero dunque chiudersi con un bilancio in aumento di 1,8-2 miliardi di euro.
“Registriamo con entusiasmo questi dati anche se il bilancio finale dobbiamo farlo alla fine delle vendite estive. Sta tornando forse un clima positivo, ma non dobbiamo illuderci che quanto fatto finora dal governo di Matteo Renzi sia sufficiente a mettere il Paese in condizione di agganciare la ripresa economica” commenta il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi. “Gli sgravi irpef varati ad aprile sono apprezzabili, ma le tasse vanno tagliate in maniera robusta anche e soprattutto per le imprese. Nel confronto internazionale, il peso del fisco in Italia è significativamente più alto rispetto alla media e proprio questo divario rappresenta uno degli spread più pesanti” aggiunge Longobardi.
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