Italia sedentaria e italiani poco sportivi. Con i cittadini, anche i giovani, sempre più a rischio sovrappeso. Poco movimento e troppe apparecchiature elettroniche aprono le porte a problemi motori causando disfunzioni all’apparato cardio-metabolico. L’allarme è stato lanciato venerdì scorso, a Luino in provincia di Varese, nel corso del convegno “Linee guida per uno sport Sicuro in età scolare” organizzato dalla Federazione Unimpresa Sanità. Durante l’evento, che si è svolto nella sala conferenze di Ubibanca il convegno, si è parlato della medicina sportiva, con molta attenzione all’alimentazione, grazie a una relazione della Dott.ssa Serena Martegani Med. dello Sport, Dott. Paolo Marchetti Cardiologo, ha illustrato uno studio sul rischio cardio-metabolico.
La fisioterapista Dott.ssa Morena Smiderle ha parlato delle problematiche muscolo scheletriche che possono verificarsi durante la crescita dei ragazzi, il Dott. Marco Massarenti, vicepresidente della Federazione Unimpresa Sanità e Welfare, ha parlato delle problematiche posturali per la prevenzione degli infortuni, mentre il Prof. Giuseppe Righini, ha introdotto il tema della riabilitazione in acqua con nuove tecnologie. L’esperienza dei “flow”, invece, è stata al centro dell’intervendo del Dott. Mario Giavotto, Psicologo, il quale ha chiarito vari aspetti: il “libero fluire dell’essere”, l’importanza delle “giuste relazioni” nello sport, la relazione con noi stessi, con il nostro corpo e la corretta posizione mentale per essere “vincenti”.
Da tutte le relazioni, dichiara il Vicepresidente della Federazione Sanità e Welfare Marco Massarenti, si è evidenziato l’eccessiva sedentarietà con dei dati statistici allarmanti , l’Italia ha il primato di essere la nazione che fa meno movimento in Europa. A suscitare particolare preoccupazione sono stati, in particolare, i dati riguardanti il sovrappeso e l’obesità giovanile che sta aumentando ogni anno di più. Secondo quanto emerso all’evento, la maggior parte delle problematiche evidenziate sono dovute al alla sedentarietà: ciò perché il poco movimento contribuisce all’indebolimento muscolo scheletrico. Dito puntato, poi, contro l’eccessivo utilizzo delle apparecchiature elettroniche e contro la cattiva alimentazione. L’insieme di questi fattori, tra l’altro, prosegue Marco Massarenti, non favorisce il mantenimento di una buona postura, causando una serie importanti di problematiche osteo-articolari abbinate a malattie cardio-metaboliche in età giovanile.
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