“Con profondo dispiacere apprendiamo della scomparsa di Totò Schillaci, un uomo che, con il suo talento e la sua determinazione, ha fatto sognare un’intera nazione durante i Mondiali di Calcio del 1990. La sua passione e il suo impegno sul campo hanno incarnato i valori più autentici dello sport, rendendolo un simbolo non solo del calcio italiano, ma anche di un’Italia che oggi non c’è più. Con Schillaci se ne va una figura emblematica del riscatto del Mezzogiorno, un esempio di come il sacrificio e la dedizione possano portare a risultati straordinari. Il suo percorso di vita è stato una fonte d’ispirazione per tanti, dimostrando che, anche partendo da realtà difficili, si può emergere e lasciare un segno indelebile. Le piccole e medie imprese italiane, così come il Sud, devono ripartire dai valori di un tempo: dall’entusiasmo, dalla voglia di fare e di crescere, dando sempre il massimo, proprio come Totò ha fatto sul campo. Il suo esempio ci sprona a guardare avanti con fiducia, senza dimenticare l’importanza delle nostre radici e della nostra identità”. Lo dichiara il presidente onorario di Unimpresa, Paolo Longobardi.
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