Proponiamo l’intervento di Emilio Ferrara, responsabile di Unimpresa Agricoltura, sui danni subiti dal comparto agroalimentare a seguito dello sciopero degli autotrasportatori.
Come temevamo la settimana di sciopero dei trasportatori ha purtroppo avuto pesanti conseguenze sulle aziende agricole meridionali. Una vera tragedia per tutte le produzioni deperibili come fiori, frutta, ortaggi, latte, formaggi freschi, carne, ecc. con danni immediati stimabili in oltre 200 milioni di euro solo per il Mezzogiorno d’Italia.
Abbiamo avuto da un lato mercati senza prodotti e dall’altro gli agricoltori costretti a distruggerli. Gli operatori della distribuzione organizzata del Nord Italia come quelli degli altri paesi europei che abitualmente acquistano i nostri prodotti, sono stati raggiunti dai competitor stranieri e le produzioni meridionali sono state rimpiazzate e non sarà facile recuperare le quote di mercato perdute.
Inoltre, a danno si è aggiunto danno, in quanto, a causa di questa situazione, sono state sospese molte attività che impegnano manodopera stagionale, come la maggior parte delle operazioni di raccolta, aggiungendo danno a danno.
La gravissima situazione di crisi economica è reale per l’autotrasporto come per l’agricoltura, ma con queste azioni rischia di aggravarsi e occorre pertanto agire con responsabilità per evitare altre guerra tra poveri che non sono certamente utile in questo momento per il Paese, d’altra parte cosa trasporteranno i Tir se le aziende agricole saranno costrette a chiudere?
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