Sciopero generale, oggi, dei servizi pubblici indetto dalle sigle di Cgil e Uil contro i tagli «lineari» della spending review. Incrociano le braccia gli statali, i medici, i lavoratori degli enti locali, delle università e della ricerca, dei conservatori e delle accademie. La protesta va dalle amministrazioni alla sanità: potrebbe quindi risultare difficile ritirare un certificato o rispettare le visite non urgenti. Non riguarda i trasporti (ad eccezione degli addetti dell’Anas e delle società del gruppo, come la società Stretto di Messina) e la scuola (che invece sciopererà il 12 ottobre). A Roma la manifestazione nazionale, con lo slogan «Basta colpire i più deboli. Abbiamo già dato». In piazza, per il corteo ed il comizio conclusivo, insieme ai segretari generali delle categorie che hanno proclamato lo sciopero – Fp-Cgil, Flc-Cgil, Uil-Fpl, Uil-Pa e Uil-Rua – anche i leader delle rispettive confederazioni, Susanna Camusso e Luigi Angeletti.
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