Con la legge di stabiltià varata dal Governo «si continuano ad aumentarle tasse» e «questa è la via maestra che dalla recessione non usciamo». Ad affermarlo è stato il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, intervendo a «L’economia prima di tutto» su Radio 1. «Ovviamente – ha detto- pensiamo di agire nei confronti del Parlamento che ormai è diventato l’unico interlocutore possibile per poter modificare i provvedimenti del governo». E il numero uno della Uil si dice d’accordo con il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, sulla scarsa incisività delle misure del Governo per la ripresa. «Sì, purtroppo sì. Devo essere d’accordo – ha sottolineato – con il presidente della Confindustria e anche queste cose sulla semplificazione, che sarebbero invece una soluzione di molti problemi perchè la nostra burocrazia ormai è diventata una fabbrica di disoccupati, purtroppo siamo nella condizione di crederci solo quando le vediamo nella gazzetta ufficiale». Quanto alla previsioni contenute ieri dal bollettino di Bankitalia sull’uscita dalla recessione nel 2013, queste «mi sembrano – ha osservato Angeletti – ancora un pò ottimistiche, ma ovviamente bisogna sperare che abbiano ragione anche se la ragione invece ci spinge a dire che anche nel 2013 non usciremo dalla recessione». Quanto alla Fiat, poi, per Angeletti le parole dell’ad, Sergio Marchionne, ieri, sono state rassicuranti. «La Fiat continuerà ad essere la più grande industria del nostro paese. E questo per noi, per l’Italia è un valore. Non un disvalore», ha detto.
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