di Maria Grazia Lupo Albore, Direttore generale Unimpresa
La gestione della successione nelle imprese familiari rappresenta una delle sfide più complesse e delicate nel panorama imprenditoriale. Questo fenomeno, che coinvolge non solo aspetti economici e manageriali ma anche dinamiche familiari, è tornato sotto i riflettori grazie alla vicenda che vede protagonista la famiglia Del Vecchio. A un anno dalla scomparsa di Leonardo Del Vecchio, fondatore di Luxottica e figura di spicco dell’imprenditoria italiana, l’eredità del colosso dell’ottica è ancora in bilico, sollevando interrogativi su come le imprese possano gestire efficacemente la transizione generazionale.
Leonardo Del Vecchio ha costruito Luxottica partendo da un piccolo laboratorio artigianale fino a trasformarlo in un leader globale nel settore dell’occhialeria. Alla sua morte, avvenuta nel giugno 2022, è emerso immediatamente il problema della successione. Con una famiglia numerosa e articolata, composta da sei figli avuti da tre diverse relazioni, la divisione del patrimonio e la gestione dell’eredità si sono rivelate particolarmente complesse. Nonostante le disposizioni testamentarie, le tensioni interne e la mancanza di una visione unitaria hanno ritardato la conclusione delle pratiche successorie, evidenziando le criticità di un passaggio di testimone non adeguatamente pianificato.
Il caso Del Vecchio è solo uno tra i tanti esempi che mettono in luce l’importanza cruciale della pianificazione successoria nelle imprese familiari. In Italia, la maggior parte delle imprese sono a conduzione familiare e contribuiscono in modo significativo all’economia nazionale. Tuttavia, secondo vari studi, solo un terzo di queste riesce a superare la seconda generazione, e una percentuale ancora minore arriva alla terza.
Uno dei principali problemi è rappresentato dalla mancanza di una chiara strategia di successione. Spesso, gli imprenditori sono riluttanti a discutere apertamente del futuro della loro azienda dopo il loro ritiro o morte, temendo di provocare conflitti familiari o di perdere il controllo. Tuttavia, l’assenza di una pianificazione può portare a conseguenze disastrose, come dimostrato dal ritardo nella gestione dell’eredità Del Vecchio.
La transizione generazionale comporta diverse sfide. Innanzitutto, vi è la questione della leadership. Non sempre i figli sono disposti o preparati a prendere le redini dell’azienda. La preparazione dei successori richiede tempo e investimenti in formazione, e non tutti gli eredi possiedono le competenze o la passione necessarie per continuare l’attività imprenditoriale del genitore. Inoltre, le dinamiche familiari possono complicare ulteriormente la situazione. Le rivalità tra fratelli, le diverse visioni strategiche e gli interessi contrastanti possono minare la coesione e l’efficienza aziendale. La mancanza di una governance chiara e strutturata può portare a conflitti interni e decisioni subottimali, danneggiando l’azienda e compromettendo la sua crescita.
Il problema della successione non riguarda solo la famiglia, ma ha ripercussioni significative sull’azienda e sul mercato. Un passaggio di testimone mal gestito può compromettere la continuità aziendale, portando a una perdita di competitività e di valore. In alcuni casi, può persino condurre alla vendita o alla dissoluzione dell’azienda. La gestione efficace della successione è quindi fondamentale per garantire la sostenibilità e la crescita delle imprese familiari. Un’azienda che riesce a superare con successo la transizione generazionale è in grado di mantenere la propria identità e i propri valori, preservando al contempo il patrimonio imprenditoriale accumulato nel tempo.
Anche per le piccole e medie imprese (pmi), forse più che per le grandi aziende, si pone il problema della successione. Le pmi costituiscono il tessuto economico principale in molti paesi, inclusa l’Italia, e spesso sono gestite direttamente dai fondatori o dai loro familiari. La dimensione ridotta e le risorse limitate rendono queste imprese particolarmente vulnerabili durante la transizione generazionale. La mancanza di una pianificazione adeguata può portare a gravi conseguenze, come la perdita di competenze chiave, il deterioramento delle relazioni con i clienti e i fornitori, e in alcuni casi, la chiusura dell’attività. Per le pmi, la successione rappresenta non solo una questione di leadership ma anche di sopravvivenza, evidenziando l’importanza cruciale di prepararsi per tempo e di investire nella formazione dei successori per garantire la continuità e la crescita sostenibile dell’azienda.
Per affrontare efficacemente il problema, è essenziale adottare una serie di strategie. In primo luogo, è fondamentale iniziare a pianificare con largo anticipo, coinvolgendo tutti i membri della famiglia in un dialogo aperto e trasparente. La definizione di un piano di successione chiaro e condiviso può contribuire a ridurre le tensioni e a facilitare il passaggio di consegne. Un altro elemento chiave è la preparazione dei successori. Investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze dei potenziali eredi è cruciale per garantire che siano pronti a prendere le redini dell’azienda. Questo può includere percorsi di studio specifici, esperienze lavorative all’interno e all’esterno dell’azienda e programmi di mentoring. Inoltre, è importante stabilire una governance chiara e strutturata. La creazione di organi di controllo e di gestione, come consigli di amministrazione e comitati familiari, può aiutare a garantire una leadership efficace e a prevenire conflitti. La trasparenza e la comunicazione costante sono elementi fondamentali per mantenere la coesione e l’allineamento degli interessi familiari e aziendali.
Il caso della famiglia Del Vecchio mette in luce quanto sia cruciale affrontare tempestivamente e con competenza il problema della successione nelle imprese familiari. La pianificazione successoria non è solo una questione di passaggio di proprietà, ma coinvolge aspetti più ampi legati alla leadership, alla governance e alla sostenibilità aziendale. Affrontare con successo la transizione generazionale può fare la differenza tra il declino e la crescita di un’azienda. Le imprese familiari rappresentano una risorsa fondamentale per l’economia, e garantire la loro continuità è essenziale per il benessere economico e sociale del paese. Solo attraverso una pianificazione attenta, un dialogo aperto e una preparazione adeguata dei successori è possibile assicurare un futuro prospero alle imprese familiari italiane.
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