“Il governo si è infilato in un vicolo cieco e, adesso, per prendere qualsiasi provvedimento volto a superare il blocco del Superbonus è appeso alla decisione che l’Istat renderà nota il prossimo 1 marzo. In quella occasione, l’istituto di statistica invierà alla Commissione europea il quadro della finanza pubblica italiana relativa al 2022 e chiarirà se i crediti fiscali relativi ai bonus edilizi vanno considerati come debito pubblico aggiuntivo e non solo come deficit. Qualora l’Istat escludesse il Superbonus dal debito, allora il governo avrebbe un importante spazio di manovra e potrebbe avviare in tempi rapidi la compensazione con i modelli F24 pagati in banca”. Lo dichiara il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara. “Purtroppo, in questa fase di limbo e di attesa, c’è il forte rischio fallimento per molte imprese del settore edilizio e di quello collegato, ormai stremate e piegate dalla mancanza di liquidità” aggiunge Ferrara.
- BANCHE, 132 MILIARDI DI UTILI IN 4 ANNI, ORA TASSI IN CALO E CREDITO FAMIGLIE IN RIPRESA - 16 Novembre 2024
- CONTI PUBBLICI, AUMENTO MEDIO MENSILE DEBITO +60% RISPETTO AL 2023 - 15 Novembre 2024
- Rassegna Stampa Estera 15.11.2024 - 15 Novembre 2024