L’incertezza che si è generata attorno all’utilizzo del superbonus e la confusione sulle proposte di correzione allo studio del governo, oltre che del Parlamento, non cancellano il rischio di fermare centinaia di migliaia di cantieri avviati su tutto il territorio nazionale. È quanto segnala il Centro studi di Unimpresa. La misura, seppur con alcuni evidenti limiti, che hanno cagionato fenomeni di devianza e di truffa, aveva, sin dal principio, un obiettivo specifico e condivisibile, cioè quello di favorire la ripresa dell’edilizia e, più in generale, del settore immobiliare. Un traguardo che può essere raggiunto e che va perseguito con impegno da parte del governo, perché essenziale nell’ambito dell’intera crescita economica italiana. I recenti timori di alcuni osservatori internazionali, sulla flessione registrata in Italia, per il prodotto interno lordo, sono corretti e vanno tenuti in grande considerazione. In quest’ottica, il superbonus rappresenta un moltiplicatore formidabile della crescita economica e, pertanto, va strenuamente difeso nonostante gli evidenti difetti d’origine.
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