“Una valutazione più articolata la potremo dare solo dopo aver letto a fondo il testo: per ora, stando alle anticipazioni di stampa, riteniamo che il decreto sviluppo approvato oggi dal consiglio dei ministri, non rappresenti la necessaria iniezione di benzina per il motore della ripresa”. Questo il commento del presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, dopo il via libera del provvedimento d’urgenza sulla crescita da parte del Governo. “Dal quale, vista la caratura, le premesse e soprattutto il tempo a disposizione, oltre 200 giorni, era quantomeno legittimo aspettarsi qualcosa di più” dice Longobardi.
“In ogni caso, non possiamo non attribuire un giudizio interlocutorio – spiega Longobardi – ma certamente è evidente che mancano interventi robusti, quelli capaci di tornare a far pulsare il cuore dell’economia italiana fatta di micro e piccole imprese”. Secondo il presidente di Unimpresa “sul fronte fiscale registriamo con apprezzamento le misure sul credito di imposta ma lamentiamo l’assenza di un ampio disegno riformatrore volto alla progressiva riduzione del carico tributario”. Quanto ai tagli e in particolare al pacchetto di privatizzazioni “quella creata dall’Esecutivo corre il rischio di trasformarsi nell’ennesima, gigantesca macchina statale poco efficiente e soprattutto non in grado di raggiungere obiettivi di riduzione del debito in tempi brevi”.
a cura del Servizio Ufficio Stampa Ago Press
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