Pnrr, il governo rivolta il Piano. E la solita BCE sferra un’altra stangata coi tassi Stangata. La BCE alza di nuovo il costo del denaro. E in Italia bruciamo 693 miliardi di ricchezza Di Giovanni Vasso – Pubblicato su L’Identità il giorno 28/07/23
“L’ostinazione della Banca centrale europea è incomprensibile: il comportamento che sta portando avanti nella politica monetaria è pericoloso per gli effetti negativi che già sta cagionando e che potrebbe continuare a provocare nell’economia reale. Avevamo sperato in un ripensamento dell’ultimo minuto, dettato dall’analisi delle evidenze macroeconomiche europee e mondiali oltre che dall’andamento dell’inflazione che non…
La Banca centrale europea deve fermare l’aumento del costo del denaro: giù nella riunione di giovedì prossimo il tasso ufficiale deve restare al 4% e non salire al 4,25%. I continui rialzi dell’ultimo anno hanno cagionato una forte stretta al credito: sono nell’ultimo trimestre i prestiti al settore privato sono calati di 12 miliardi di…
Perché la Bce sta togliendo il fiato a imprese e famiglie? Le decisioni della Bce e gli impatti su famiglie e imprese. L’intervento di Giovanna Ferrara, presidente di Unimpresa. Pubblicato su Startmag.it il giorno 18/07/23
Nell’ultimo trimestre i prestiti al settore privato sono calati di 12 miliardi di euro, dai 1.713 miliardi di febbraio ai 1.701 miliardi di maggio. A febbraio, su base annua, si era già registrata una contrazione dello 0,2% salita a meno 1,8%, sempre su 12 mesi, a maggio. I solo finanziamenti alle aziende sono calati di…
«La politica antinflazionistica della Banca centrale europea si sta rivelando inefficace e, con i continui rialzi dei tassi d’interesse, il rischio concreto è trovarsi ad affrontare un periodo di recessione. Alla rapidità con la quale è stato aumentato il costo del denaro avrebbe dovuto corrispondere una adeguata, repentina discesa dell’inflazione. La riposta dell’indice dei prezzi…
«La presidente Christine Lagarde ha detto che la Bce non è dipendente della Federal reserve, ma la sequenza cronologica delle decisioni della Banca centrale europea e di quella americana è ormai più che sospettosa. Stavolta, tra una delibera e l’altra sull’aumento del costo del denaro da una sponda all’altra dell’Oceano Atlantico sono passate 24 ore…
«La decisione della Banca centrale europea di portare il costo del denaro al 3,5% provocherà inevitabilmente una restrizione del credito a famiglie e imprese, innescando una pericolosa crisi di liquidità, capace di avere effetti negativi sul ciclo economico. La scelta della Bce appare ancor più improvvida considerando quanto sta accadendo proprio in questi giorni in…