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Tuteliamo terra, mare e atmosfera

La 19vesima Conferenza internazionale sul clima, svoltasi a Varsavia dall’11 al 22 novembre scorso, con la partecipazione di 195 Paesi, si è conclusa in modo deludente.
Non è esatto attribuire all’inquinante comportamento umano la principale causa dell’aumento della temperatura sul nostro Pianeta con tutte le disastrose conseguenze.
Invece è evidente che l’inquinamento dipende dalla eccessiva quantità di CO2, sostanze solforose, azotate, metano ed altre polveri sottili nocive per la salute degli esseri viventi: tutte queste sostanze provengono principalmente dal massiccio impiego di fonti energetiche fossili.
La crescente emissione di questi gas costituisce un costo economico e sociale enorme, mentre a guadagnarci sono solo le loby dei produttori e speculatori dei comparti del petrolio, del carbone e del gas.
In alcune città cinesi bisogna girare con le mascherine per respirare e per lunghi periodi il sole viene quasi oscurato. Pure nelle “terre dei fuochi” e dei veleni e in molte aree industriali del mondo la gente si ammala e muore per colpa di criminali e di chi dovrebbe vigilare e impedire reati di inquinamento.
Il buon senso deve prendere il sopravvento sull’idiozia e portare avanti ogni giorno di più uno sviluppo economico sostenibile nell’interesse delle presenti e delle future generazioni.
Le fonti rinnovabili sono già oggi competitive e tra qualche decennio si affermeranno in tutto il mondo grazie anche alle nuove sperimentazioni scientifiche e tecnologiche.
Nei Paesi culturalmente e tecnicamente avanzati sono in continuo aumento i mezzi di locomozione poco inquinanti a cominciare dalle biciclette, dai motorini e delle macchine elettriche, mentre le imprese agricole industriali e commerciali producono una parte dell’energia loro necessaria dagli scarti di produzione e da micro impianti solari, eolici, idrici, ecc.
Purtroppo molti nostri politici si fanno convincere a diminuire gli incentivi alle fonti rinnovabili e a tassarle come se non fossero strategiche e indispensabili per il Paese.
La Germania si è posta come obiettivo per il 2020 di produrre 50.000 MW di energia dalle fonti rinnovabili, mentre in Italia si pensa di costruire centrali a carbone che dovrebbe essere importato e trasportato per migliaia di chilometri, oltre che a negare i permessi per la costruzione di centrali eoliche e solari che adoperano materia prima che arriva dal cielo gratis e non inquina!

Bruno Latella

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