«Di fronte alla confusione trasversale, alle crescenti ambiguità e alle palesi contraddizioni, in materia di politica estera, che attraversano la cosiddetta maggioranza di unità nazionale, le due traballanti coalizioni di centro destra e di centro sinistra, nonché i singoli partiti, Unimpresa auspica che il premier Draghi chieda espressamente, domani, al parlamento una votazione, ancorché non prevista, sull’informativa che terrà sui risultati della sua missione americana e sull’ulteriore invio di armi alla resistenza ucraina». Lo dichiara il segretario generale di Unimpresa, Raffaele Lauro. « Un immediato punto fermo che blocchi la deriva centrifuga in atto dalla linea di politica estera del suo governo, ultima quella stupefacente, imprevista e antiamericana di Silvio Berlusconi. Altrimenti la bolgia in atto delle tortuose dichiarazioni di esponenti della maggioranza continuerà e renderà ancora più difficile e complesso il dibattito parlamentare, con relativa risoluzione da approvare, in preparazione dell’imminente Consiglio Europeo, che sarà chiamato ad esprimersi anche sulla richiesta di adesione di Finlandia e Svezia alla Nato. Draghi dovrebbe smascherare subito questo gioco, subdolo e pericoloso, ad uso elettoralistico, perché incapace di chiedere una crisi di governo, ma che indebolisce l’esecutivo nei rapporti internazionali, pregiudica l’immagine del nostro paese e mortifica lo stesso ruolo del premier a livello europeo» conclude il segretario generale di Unimpresa.
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