“Di tutti i vertici europei degli ultimi due decenni, quello del 23 e 24 giugno rappresenta un passaggio strategico per il futuro dell’Unione Europea per le questioni in agenda da affrontare, rese urgenti e indifferibili per gli effetti devastanti della guerra russo-ucraina. In primis, le questioni energetiche, alimentari, dell’immigrazione, di sostegno alla resistenza ucraina, di finanziamento di ulteriori misure anti-crisi e di investimenti, attraverso anche la predisposizione di un nuovo Recovery Fund. Senza tralasciare le annose questioni istituzionali: le nuove adesioni, la difesa comune e, non da ultimo, la programmazione delle procedure per la modifica dei trattati istitutivi, a partire dal superamento di quel principio dell’unanimità, che rischia, anche a causa delle nuove adesioni, di condannare l’Unione alla totale impotenza e al fallimento. Non ci si illude su soluzioni immediate, ma si auspicano risposte concrete e fattibili, calate in chiare linee di indirizzo, sulla soluzione delle diverse questioni in campo”. Lo dichiara il segretario generale di Unimpresa, Raffaele Lauro. “Molto dipenderà dalla forza delle leadership dei capi di governo e, in particolare, dalla compattezza politico-parlamentare e governativa di ciascuno. Una condizione, che appare, allo stato, di grande fragilità, e non solo per l’Italia. Ecco perché Unimpresa si augura, da settimane, che la risoluzione parlamentare del 21 giugno, di approvazione della politica estera del governo Draghi, sia la più coerente e inequivoca possibile, senza contorsionismi verbali, pasticci e mediazioni al ribasso. Altrimenti Draghi sarà costretto a presentarsi al vertice da dimissionario o, in un’alternativa, altrettanto debilitante, come un’anatra zoppa” aggiunge Lauro.
- UN MESE ALLA TRUMPNOMICS, PIL USA NEL 2025 +2% - 22 Dicembre 2024
- Rassegna Stampa 22.12.2024 - 22 Dicembre 2024
- Libero Quotidiano – Unimpresa, crescono surroghe dei mutui. Più 60% nel I semestre 2024 - 22 Dicembre 2024