“Oggi l’Unione europea ha ridimensionato le prospettive di crescita dell’economia italiana. E’ un film già visto, un gioco che conosciamo bene: è un modo come un altro per tenere sotto scacco il nostro governo e il nostro Paese, in modo da imporre, quando occorre, misure restrittive sempre orientate all’austerity e all’azzeramento del disavanzo sui conti pubblici. Dopo anni di crisi, senza dubbio alimentata anche dall’eccesso di rigore, ora serve una svolta, una prova d’orgoglio dell’Italia che si liberi al più presto del cappio europeo per crescere, con un piano di riduzione fiscale e un progetto volto al rilancio serio del credito bancario alle imprese”. Così il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, commenta le previsioni sulla crescita economica dell’Italia diffuse oggi dalla Commissione Ue.
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