«L’attacco arrivato oggi dal Financial Times sul cibo Made in Italy è ingiustificato e inaccettabile, ma è soprattutto privo di qualsiasi fondamento. Le considerazioni contenute nell’articolo del prestigioso quotidiano finanziario sembrano ispirarsi al più becero qualunquismo, fatto di superficialità e scarsa conoscenza della materia alimentare, in particolare per quanto riguarda i prodotti alimentari italiani e la cucina del nostro Paese. È evidente che la candidatura della cucina italiana a patrimonio dell’umanità dell’Unesco dà fastidio e può incidere sul business delle grandi multinazionali, favorendo, finalmente, verrebbe, da dire, la qualità italiana che finora non ha ottenuto i meritati riconoscimenti mondiali, pur essendo apprezzata universalmente». Lo dichiara il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, commentando l’attacco del Financial Times con un articolo di oggi. «Nella nostra esperienza, da ormai dieci anni, accompagniamo le imprese all’estero e, quando si tratta di cibo, il percorso per aprire canali commerciali è sempre in discesa proprio per l’apprezzamento dei nostri prodotti e della nostra cucina. Il Financial Times, che consideriamo un organo d’informazione autorevole, stavolta ha preso un abbaglio clamoroso. Il governo deve intervenire e pretendere le scuse della direzione del giornale» conclude Ferrara.
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