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UNICREDIT, CON COMMERZBANK NON PERDA CONTATTO CON TESSUTO PRODUTTIVO ITALIANO

Andrea Orcel

«Con grande attenzione, ma anche con una dose significativa di preoccupazione, stiamo osservando le mosse di UniCredit verso l’acquisizione di Commerzbank e la possibile creazione di un grande gruppo bancario transnazionale, incentrato sui mercati italiano e tedesco. Pur riconoscendo le logiche economiche che possono spingere verso una simile operazione, come Unimpresa sentiamo il dovere di sottolineare i rischi potenziali per il sistema produttivo italiano e, in particolare, per le piccole e medie imprese che rappresentano il cuore pulsante della nostra economia. La crescita di un gruppo bancario di dimensioni così rilevanti potrebbe comportare il progressivo allontanamento di UniCredit dal territorio italiano, con la conseguenza di un’attenzione sempre minore per il credito a sostegno delle pmi italiane. Già in passato, abbiamo assistito a dinamiche simili, in cui l’espansione internazionale ha portato le banche italiane a concentrarsi maggiormente su mercati esteri, riducendo il focus sulle esigenze locali.  Un rischio concreto è che, a fronte di un’ulteriore espansione in Germania, UniCredit possa ridurre l’impegno nei confronti delle imprese italiane, compromettendo così il tessuto produttivo del nostro Paese. La riduzione della disponibilità di credito per le pmi italiane potrebbe avere ripercussioni dirette sull’occupazione e sulla crescita economica, andando a discapito della competitività del sistema Italia. A ciò si aggiunge il timore che la concentrazione bancaria in un gruppo multinazionale possa allontanare ulteriormente i centri decisionali, rendendo meno immediato e diretto il rapporto con le realtà locali».

Lo dichiara il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara. «Riteniamo fondamentale che il governo italiano e le autorità di regolamentazione europee vigilino attentamente su questa operazione, al fine di evitare un’ulteriore marginalizzazione del nostro tessuto produttivo. È essenziale garantire che le nostre pmi continuino ad avere accesso a strumenti di finanziamento adeguati e competitivi. UniCredit ha storicamente rappresentato un riferimento fondamentale per l’accesso al credito delle imprese italiane e non possiamo permettere che questa funzione venga erosa a causa di un’espansione che guarda prevalentemente al di fuori dei nostri confini. Auspichiamo che UniCredit, pur perseguendo i suoi obiettivi di crescita, non perda mai di vista il suo ruolo di banca italiana, con radici solide nel territorio e nella nostra economia. Le pmi hanno bisogno di istituzioni che comprendano profondamente le loro necessità e che possano rispondere con tempestività alle sfide che si trovano ad affrontare. Auspichiamo che questo rimanga uno dei principali obiettivi del gruppo bancario anche in futuro» aggiunge Ferrara

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