La Giunta regionale della Puglia ha approvato un provvedimento che stabilisce criteri e modalità per la assegnazione di aiuti “de minimis” (indennizzo massimo di euro 2.092,50 per ettaro) per i produttori salentini di angurie, i quali a causa della crisi “Batterio killer” innescata dal focolaio di Escherichia coli in Germania nel 2011 – e della psicosi di massa che ne seguì, penalizzando ingiustamente i consumi di prodotti ortofrutticoli – non poterono raccogliere le proprie produzioni. L’intervento regionale conclude un lungo iter per il reperimento delle risorse, che aveva incrociato la impossibilità di attingere alle misure comunitarie. Il Regolamento (UE) n. 585 del 17 giugno 2011 della Commissione, infatti, istituiva misure di sostegno eccezionali, a carattere temporaneo, per il settore degli ortofrutticoli freschi per il periodo dal 26 maggio al 30 giugno 2011 e soltanto per cetrioli, pomodori, lattughe, peperoni e zucchine. Come Federazione Agricoltura di UNIMPRESA, nel giugno 2011, chiedemmo al Mipaaf ed a Parlamento Europeo di attivare ogni utile iniziativa per richiedere alla Commissione Europea, oltre al potenziamento delle risorse a disposizione, l’inserimento di altre produzioni come ad esempio l’anguria, il melone ed il finocchio tra quelle oggetto del provvedimento di tutela. Ciò non fu possibile perché la Commissione europea chiuse ogni possibilità di adottare misure urgenti transitorie per gestire la crisi degli altri prodotti colpiti. Oggi salutiamo con favore il buon risultato raggiunto dalla Regione Puglia che, a tutte le altre regioni italiane che hanno forti produzioni ortofrutticole, mostriamo come esempio che l’impegno e la determinazione pagano sempre, mentre la distanza, o peggio l’indifferenza, dalla realtà del mondo produttivo non porta mai buoni frutti.
Emilio Ferrara, responsabile nazionale Unimpresa Agricoltura
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