Dopo il blocco della circolazione di mezzi pesanti causato dallo sciopero delle scorse settimane, si aggiungono altre difficoltà nelle strade a causa del maltempo. Ripercussioni si stanno già avendo con il divieto di circolazione temporaneo dei Tir nel Centro-Nord, le autostrade in tilt e la gran parte delle strade rurali impraticabili con gravosi rallentamenti nella viabilità e nella movimentazione delle merci.
“Una situazione pesante per le imprese agricole dopo il grave bilancio di oltre 200 milioni di euro di danni provocato dallo sciopero dei Tir con la quale rischiano presto di fare i conti anche i consumatori perché le forniture sugli scaffali dei supermercati non sono ancora tornate alla normalità – avverte il segretario generale di Unimpresa Agricoltura, Emilio Ferrara – Neve e ghiaccio stanno paralizzando mezza Italia non consentendo le consegne di decine di migliaia di tonnellate di prodotti alimentari deperibili tra latte, fiori, frutta e verdura. All’impossibilità di effettuare le consegne di prodotti deperibili si aggiungono i danni per le aziende agricole provocati dal gelo che mette a rischio le coltivazioni invernali in campo aperto come cavoli, cavolfiori, indivie, carciofi, ecc. Se le temperature dovessero scendere ancora e per più giorni, sotto i meno 10 gradi, ci potrebbero essere danni anche per frutteti e vivai”.
Nelle coltivazioni protette è, purtroppo, inevitabile il ricorso massiccio al riscaldamento delle serre, come pure delle stalle per gli allevamenti suinicoli ed avicoli, con un ulteriore aggravio di spese per le imprese agricole, visti i costi record del gasolio.
“E’ urgente – conclude Ferrara – aprire un tavolo di confronto con il Mipaaf e con le Regioni per verificare la possibilità di attivare interventi di sostegno alle imprese così fortemente penalizzate”.
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