Il dibattito che si è sviluppato negli ultimi giorni sulle disposizioni contenute nel decreto liberalizzazioni, messo in evidenza dalle stesse dichiarazioni del Ministro Catania sul “pressing” della lobby distributiva nel passaggio parlamentare del decreto, è piuttosto preoccupante. Il nodo cruciale resta l’obbligatorietà dei pagamenti a 30 e 60 giorni. Come abbiamo già detto all’indomani dell’adozione del decreto si tratta del primo concreto provvedimento che interviene per contenere lo strapotere della grande distribuzione nei confronti degli agricoltori, spesso costretti a subire forti condizionamenti nella fornitura dei prodotti agroalimentari. Ha ragione il Ministro quando dice che non capisce come chi incassa cash tutti i giorni possa essere contrario a pagare in tempo.
In questa fase di dibattito acceso abbiamo il dovere di essere al fianco degli agricoltori e, quindi, del ministro Catania ribadendo a tutte le forze politiche presenti in Parlamento che si tratta di un passo importante per il futuro degli operatori agricoli. Le disposizioni previste lasciano intravedere la possibilità di rapporti più equi all’interno della filiera per dare a tutti gli operatori possibilità di sviluppo nel rispetto della concorrenza e della trasparenza.
Unimpresa ribadisce il proprio apprezzamento al ministro Mario Catania che ha voluto che questa norma fosse compresa nelle proposte del governo e confida nell’impegno delle forze parlamentari affinché non ci siano dannosi passi indietro.
Emilio Ferrara, segretario generale Unimpresa Agricoltura
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