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Unimpresa Agricoltura. Sospendere e modificare il bando sulle biomasse

A seguito di numerosi incontri svolti sul territorio con le imprese associate in Campania, Sicilia, Puglia e Calabria, sono emersi una serie di punti critici relativi alla praticabilità della partecipazione al Bando POI Energie rinnovabili e risparmio energetico 2007-2013 (Biomasse) previsto con il Decreto ministeriale 13 dicembre 2011 (Ministero Sviluppo Economico). Tra questi il primo e più grosso problema è dato dal dimensionamento minimo degli impianti da 1 mgw, che per le per le PMI è veramente eccessivo, sia in termini di superfici disponibili per la localizzazione, che di investimenti troppo alti (per un impianto del genere occorre investire anche 4-5 meuro) che per le quantità di materia prima occorrenti per “alimentarlo”; l’altro grande intoppo è dato dai tempi necessari ad avere le necessarie autorizzazioni (in conferenza di servizi, ecc.) che sono molto lunghi anche avendo già la disponibilità dei terreni con destinazione idonea.
In pratica la formulazione attuale del bando appare adatta più a società che hanno come proprio core business quello della produzione energetica che non a tutte quelle micro, piccole e medie imprese, come ad esempio agricoltori con stabilimenti di prima lavorazione, con allevamenti bufalini o bovini con alcune centinaia di capi, ecc., che hanno una grossa produzione di scarti e/o sottoprodotti e che potrebbero, grazie alla realizzazione di un impianto di più piccole dimensioni, contribuire da un lato a risolvere il problema della riduzione di rifiuti organici da smaltire e dall’altro alla creazione di energia pulita.
Appare evidente l’opportunità di sospendere il bando andando a modificare alcune disposizioni dello stesso a partire dall’aspetto dimensionale minimo consentendo l’accesso alla realizzazione di impianti di piccole se non addirittura piccolissime dimensioni (anche 250kw).

Emilio Ferrara, segretario generale Unimpresa Agricoltura

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