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Unimpresa condivide la prolusione all’Assemblea della Cei del Cardinale Bagnasco

L’attuale crisi economica e finanziaria è la conseguenza dello sbandamento etico e morale del quale la Chiesa sottolinea i pericoli per il futuro dell’Umanità.
Il Papa continuamente esorta non solo i cattolici ma anche tutti gli esseri umani a non scacciare dalla propria coscienza la presenza di Dio creatore e di vivere secondo le sue leggi di speranza e amore.

Presi dalle quotidianità spesso ci lasciamo distrarre e non vediamo le cose veramente importanti della vita.

Il Cardinale Bagnasco, nelle riflessioni proposte all’Assemblea permanente della Conferenza Episcopale Italiana, svoltasi a Roma, dal 26 al 29 settembre u.s., ha voluto sottoporre ai 220 confratelli una attenta riflessione su alcuni temi molto importanti per tutti gli esseri umani. Purtroppo, come spesso accade nel nostro Paese, alcune frasi sono state travisate  e riportate come una intromissione della Chiesa nella politica italiana.

Non dobbiamo dimenticare che il Papa, il Clero e le istituzioni della Chiesa quando parlano si rivolgono a tutti, credenti e non credenti, ricordando i valori e le verità universali. Tra i tanti temi trattati dal Presidente della CEI ricordiamo:
1.    La violenza contro i cristiani, con uccisioni e stupri, in molti Paesi”nel quasi silenzio della Comunità internazionale, dei politici, degli intellettuali e della disinformazione di molta stampa”;
2.    La cristofobia si trova anche nella nostra Europa e porta al distacco della religione dalla ragione ed alla separazione della religione dalla vita pubblica conseguenza della disinvolta pratica del relativismo e la regressione culturale ed etico della società;
3.    La follia di una mentalità consumista, ricordata, anche di recente, da Benedetto XIV;
4.    Le critiche ingiuste ed insensate verso la Chiesa per fatti isolati e circoscritti che offendono tutta la Comunità,
5.    La crisi della famiglia e la necessità di sostenerla nella sua unità perché essa è la cellula primordiale sulla quale poggia l’intera società;
6.    La preoccupazione dei Pastori per episodi di violenza e di spregio della vita umana che vedono protagonisti anche giovani, persino minorenni. Tale violenza nasce dal vuoto dell’anima, dalla povertà di valori oggettivi e universali;
7.    La necessità che in Italia “rimanga forte e appassionato il senso della solidarietà e della comune appartenenza ad un solo popolo e alla sua storia, preoccupandosi ed operando perché nessuna parte, rispetto alle altre, rimanga per strada”.

Molti altri temi e considerazioni sono stati oggetto della prolusione del presidente della CEI, come quelli che il Papa e i Vescovi non si stancano di ripetere all’Italia e al mondo: la giustizia, la scuola (pubblica e privata), la solidarietà tra tutti gli uomini, l’accoglienza del fratello, ecc.

Si deve partire dal rispetto della vita, dal concepimento alla sua fine naturale. Tale raccomandazione è rivolta principalmente ai politici italiani per le leggi riguardanti l’interruzione di nutrimento vitale che condanna un essere umano a morte certa. “La vita umana è sempre, in ogni caso, un bene inviolabile e indisponibile che poggia sulla irriducibile dignità di ogni persona”.
Contrariamente al pessimismo di una certa Italia, Bagnasco ha sottolineato che nel nostro Paese ci sono milioni di cittadini che giornalmente compiono il proprio dovere con dedizione e spirito di sacrificio.

E’ questo il Paese nel quale anche noi di Unimpresa ci riconosciamo.

Bruno Latella, presidente onorario Unimpresa

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