“L’intervento di Unioncamere, che ha reso noto oggi che in un’Italia in crisi demografica oltre che economica, anche il tessuto imprenditoriale invecchia, deve risuonare come un allarme”.
Così Paolo Longobardi, presidente di Unimpresa, sui dati diffusi oggi da Unioncamere che evidenziano come, rispetto al 2010, l’incidenza delle imprese giovanili sia sceso dall’11,8% del 2010 all’11,4% del 2011.
L’Osservatorio di Unioncamere sull’imprenditorialità giovanile sottolinea come la riduzione si spieghi sia con il superamento della soglia dei 35 anni da parte di un cospicuo numero di imprenditori usciti, così, dal campo di osservazione sia, parallelamente, con un rallentamento delle iscrizioni di imprese giovanili, che è stato accentuato soprattutto nella seconda metà dell’anno. Il 2011, comunque, si chiude con 135mila giovani che, pur in uno scenario economico non certo favorevole, hanno deciso di avviare una nuova iniziativa imprenditoriale.
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