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UNIMPRESA: LA FESTA DEI 20 ANNI, 1.250 COLLABORATORI, 371 STRUTTURE TERRITORIALI, 71 ASSOCIAZIONI E 3 SEDI ESTERE

A Castellammare di Stabia la celebrazione del ventennale dalla fondazione dell’associazione. Nata nel 2003 su iniziativa di Paolo Longobardi e un gruppo di imprenditori campani, oggi l’organizzazione ha esteso il suo raggio d’azione su tutto il territorio nazionale, dal Nord al Sud del Paese e ha una presenza di rilievo anche fuori dei confini italiani. Unimpresa è presente in Italia con 16 Federazioni Regionali, 71 associazioni territoriali, 371 strutture territoriali, 1.250 collaboratori e 20 Federazioni Nazionali di categoria; all’estero ha rappresentanze in: Bulgaria, Russia e Cina. Il presidente Ferrara al governo: «Concentrare le risorse della legge di bilancio al taglio delle tasse». 

«Una storia di 20 anni al fianco delle imprese italiane» è il titolo della relazione che il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara, ha illustrato oggi al comitato di presidenza riunito a Castellammare di Stabia. La riunione del massimo vertice dell’organizzazione è stata l’occasione, tra altro, per celebrare proprio il ventennale della fondazione di Unimpresa. «Oggi, a distanza di 20 anni, siamo ancora più forti e determinati di allora. La festa del decennale, nel 2013, rappresentò, per la nostra organizzazione, un primo, importante traguardo: quel momento fu la consapevolezza di essere riusciti a realizzare uno straordinario, visionario progetto. Adesso abbiamo compiuto 20 anni: siamo quindi oltre la soglia della maturità. Abbiamo solide basi, possiamo guardare al futuro con la consapevolezza non solo di aver ben operato finora, ma soprattutto di poter crescere ancora e di operare sempre meglio» ha detto Ferrara.

Nata nel 2003 su iniziativa di Paolo Longobardi e un gruppo di imprenditori campani, terra d’origine di cui Unimpresa è orgogliosa, oggi l’organizzazione ha esteso il suo raggio d’azione su tutto il territorio nazionale, dal Nord al Sud del Paese e ha una presenza di rilievo anche all’estero. Unimpresa è presente in Italia con 16 Federazioni Regionali, 71 associazioni territoriali, 371 strutture territoriali, 1.250 collaboratori e 20 Federazioni Nazionali di categoria; all’estero ha rappresentanze in: Bulgaria, Russia e Cina.

«Oggi siamo a Castellammare di Stabia, dove siamo nati, nel Sud del Paese: c’è il Mezzogiorno nel nostro Dna e lo rivendichiamo sempre con grande orgoglio, una qualità e non una pecca. Essere meridionali non è né una colpa, né un minus: quella vulgata ormai è passata di moda e noi lo abbiamo capito probabilmente assai prima di altri. Non è un caso che, negli ultimi anni, talune forze politiche ostili al Sud, abbiano cambiato atteggiamento: non è stata solo una scelta di stampo elettorale, ma si è trattato di un percorso di trasformazione e anche di percezione. La verità è che le regioni meridionali possono esprimere realmente il meglio del nostro Paese: Unimpresa è frutto proprio di questa tradizione. Nasciamo con un piede al Sud e con lo sguardo proiettato in tutta Italia, grazie al quale siamo stati capaci di realizzare, tra altro, incredibili sfide di stampo internazionale: il nostro track record – di cui sono sempre più orgogliosa – rivela che siamo andati in giro per il Mondo aprendo sedi, partecipando a fiere ed eventi, portando le imprese per la prima volta fuori dei nostri confini, dando contributi assai importanti per far crescere l’export dei prodotti italiani» ha aggiunto il presidente di Unimpresa. «Questo appuntamento si incrocia con la preparazione, da parte del governo, della legge di bilancio per il 2024. La crescita del prodotto interno lordo italiano sarà più bassa rispetto alle precedenti previsioni: sia per quest’anno sia per il successivo il pil sarà inferiore all’1 per cento: un valore troppo basso che corre il rischio di trascinare il Paese a una preoccupante stagnazione: si tratta di una prospettiva allarmante. Abbiamo chiesto al governo, perciò, di concentrare le risorse sulla riduzione del cuneo fiscale, in particolare per le imprese più piccole. La nostra indicazione al governo – con il quale abbiamo costruito, in poco più di un anno, un dialogo di proficua collaborazione, ma sempre nel doveroso rispetto dei ruoli e senza alcuna commistione – si basa sul presupposto, ormai accettato universalmente, che il cuore pulsante dell’economia italiana «Siamo noi»: le micro e piccole imprese italiane. Ed è guardando a questa stella polare che intendiamo proseguire il percorso di Unimpresa: una organizzazione che nel tempo ha dimostrato di essere molto più di una associazione di rappresentanza, molto più di una struttura di servizi e di consulenza. Unimpresa è diventata, nei fatti, l’unica struttura nazionale che è in grado, trasversalmente, di dare ascoltare tutti e, allo stesso tempo, di dare voce alla vera, grande imprenditoria italiana, nella quale sono impliciti tutti i valori del Paese, la nostra cultura, la sapienza, il nostro saper fare che resta un unicum a livello mondiale. Questo è il made in Italy che intendiamo difendere e valorizzare» ha concluso il presidente di Unimpresa.

Alla riunione di oggi, alla presenza del presidente onorario Paolo Longobardi, hanno partecipato tutti i membri del Comitato di presidenza: Giovanna Ferrara (presidente), Maria Grazia Lupo Albore (direttore generale), Giuseppe Spadafora (vicepresidente) e i consiglieri nazionali Margherita de Cles, Giovanni Maricchiolo, Giovanni Assi, Marco Pepe, Manlio Pietro La Duca, Adriano Aldegheri, Giuseppe Carà, Isa Gatti, Cristiano Minozzi.

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